Henri Bergson



Pensiero di Bergson - Wikipedia

TEMPO E MEMORIA

Bergson distingue il tempo spazializzato dal tempo come durata. Il primo, proprio della scienza, è omogeneo e reversibile, composto da istanti separati. Il secondo è irreversibile e qualitativo, ed è il tempo della coscienza, nel quale il passato si conserva e si fonde con il presente, definendosi come durata.

Nel tempo spazializzato vale il determinismo delle scienze naturali, perché ogni evento è ripetibile e prevedibile in base a leggi. Nella durata, invece, ogni istante è unico, perché si inserisce in un tutto continuo. La stessa sensazione provoca stati di coscienza diversi, perché la coscienza cambia nel tempo, accumulando il passato. Gli stati d'animo, essendo unici, non sono prevedibili in base a leggi e dunque la coscienza è libera.



MATERIA E MEMORIA

 Lo spirito non è riducibile alla materia, la mente non è una funzione del cervelletto.
Pensiero di Bergson - WikipediaLa mente è infatti memoria e i ricordi non sono nel cervello, come dimostrano i casi di amnesia non legati a lesioni cerebrali o, per contro, lesioni cerebrali che provocano amnesie ma non cancellano i ricordi, che possono affiorare in momenti successivi.

Bergson distingue il ricordo puro, che è tutto il passato conservato nella nostra mente, dai ricordi-immagine, che sono quelli richiamati alla coscienza per le diverse finalità pratiche. La percezione, infine, rappresenta il punto di intersezione tra la coscienza e il mondo

Tra percezione e ricordo puro esistono stadi intermedi disposti in un continuo che la nostra memoria percorre in modo dinamico.



L'EVULUZIONE CREATRICE

Bergson critica l'evoluzionismo perché non è in grado di spiegare né la grande varietà delle forme viventi né il ripresentarsi di strutture simili in specie biologicamente molto diStanti.

Lo sviluppo della vita deve essere simile a quello della coscienza. Per questo, Bergson parla di uno slancio vitale originario che, incontrando la resistenza della materia, si diversifica in mille direzioni diverse.

I due rami principali nel mondo animale, sono costituiti degli artropodi, che culminano negli imenotteri (in particolare negli "insetti sociali"), e dai vertebrati, che culminano nell'uomo.



ISTINTO, INTELLETTO E INTUIZIONE

Gli animali e l'uomo hanno due potenti strumenti di adattamento all'ambiente, rispettivamente l'istinto, che produce strumenti organici, e l'intelligenza che produce strumenti artificiali.

L'intelletto viene visto come uno strumento adattivo, importante in quanto comprende la natura (scienza) e la modifica (tecnica). Esso non è però in grado di capire la vita nel suo fluire, come invece consente di fare l'intuizione, che è "istinto divenuto cosciente di sé" e, a differenza dell'intelletto, coglie la durata e quindi la dimensione spirituale.


LE DUE DIMENSIONI DELLA MORALE, DELLA RELIGIONE E DELLA SOCIETA'

La contrapposizione fra tempo spazializzato e durata caratterizza anche la società, la morale e la religione. Da una parte abbiamo società chiuse, orientate alla conservazione di sé, carattererizzate da una morale delle norme e da una religione statica e ritualizzata. Dall'altra, predomina la creatività dello slancio vitale: la società aperta e proiettata verso l'intera umanità, la sua morale è fondata sul l'amore e la religione è dinamica, basata sul misticismo, che è il superamento della propria individualità per sentirsi in unità con Dio e, per suo tramite, con l'umanità.



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